domenica 20 maggio 2012

Saudade. e non c'è nulla da fare


Partire e portarsi dietro un sacco di sorrisi, belle parole, regali, odori, colori.
Tornare e ritrovare i rumori, le risate, le urla, gli abbracci. Tutto quello che si chiama famiglia, che non ha niente a che vedere con il DNA.
Lasciare un pezzo di cuore e curarne un altro, quello che non ce la faceva più a sopportare di non viverti.
Tristezze che si alternano a felicità, nostalgia e gioia, gioia e ancora nostalgia.
Nostalgia del presente, di quello che è stato. Nostalgia del suono della tua voce, dei viaggi su quel treno puntuale, dell’odore di magnolia.
Ho fatto scorta di bei ricordi, perciò di nostalgia.
Eppure senza quei giorni e senza questi, non sarei niente.
Sono quello che ho vissuto; sono io perché ci siete stati voi.
Nei miei gesti, rivedo le tue mani, allora la nostalgia diventa dolore.
Ma per quanto faccia male, è uno strazio dolce.

Costa Nova_ Portugal.                    Photo by Paolo Antonelli
Saudade.  Non saprei dirlo meglio:  Saudade.

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