Partire e portarsi dietro un sacco di sorrisi, belle parole,
regali, odori, colori.
Tornare e ritrovare i rumori, le risate, le urla, gli
abbracci. Tutto quello che si chiama famiglia, che non ha niente a che vedere
con il DNA.
Lasciare un pezzo di cuore e curarne un altro, quello che
non ce la faceva più a sopportare di non viverti.
Tristezze che si alternano a felicità, nostalgia e gioia,
gioia e ancora nostalgia.
Nostalgia del presente, di quello che è stato. Nostalgia del
suono della tua voce, dei viaggi su quel treno puntuale, dell’odore di
magnolia.
Ho fatto scorta di bei ricordi, perciò di nostalgia.
Eppure senza quei giorni e senza questi, non sarei niente.
Sono quello che ho vissuto; sono io perché ci siete stati
voi.
Nei miei gesti, rivedo le tue mani, allora la nostalgia
diventa dolore.
Ma per quanto faccia male, è uno strazio dolce.
Costa Nova_ Portugal. Photo by Paolo Antonelli |
Saudade. Non saprei
dirlo meglio: Saudade.
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