Il tempo vola. A volte, seduta su un prato, lo guardo passare; a volte, é lui che guarda me correre, lasciandomi indietro pezzi, libri e cose. Mi cadono mentro corro, mentre scendo dall'aereo, mentre vado a lavoro in ritardo col sole .
Non si ferma e non lo ha mai fatto, salvandomi, quando da sola non sapevo farlo, o ferendomi, quando a difendermi non ci pensavo.
Mi ha ricucito, ha ricucito ferite dolorose più o meno bene, ricuce ogni giorno ricordi con precisione chirurgica.
Sa lasciarsi cucire.
Con due ferri ed un gomitolo di lana, ho 'cucito' la mia pezza. Più grande delle mie mani e più piccola del mio dolore. E' una voce, che con altre 3000 voci, dice 'Mettiamoci una pezza' sulla nostra città.
Dopo 3 anni, dopo tante lacrime, dopo tanto vuoto.
Lo capisco solo ora che il più bisognoso di una pezza era il cuore.Saperlo rattoppato con fili colorati mi rassicura.
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