venerdì 13 aprile 2012

Mi hanno preso per pazza, ma come dargli torto? Non ti aspettavo ma sei arrivata e allora ho aperto l'ombrello, messo le cuffie e cantato a squarciagola, schivando le piccole pozzanghere. Qui, come non mai, calvalco l'onda del 'tanto non mi conosce nessuno'.
Ben arrivata pioggia.
Mancavi, anche se non a me. Rendi tutto grigio ma magico e passare con te questo fim de semana a me non dispiace. Certo non saremo sole, saremo io, te e il mio lavoro, che solo a pensarlo si moltiplica.
Non potrò uscire di casa, dovrò limitare le mie ore di sonno, combattere con power point vari e organizzare un discorso credibile ma il tempo è dalla mia, ce la farò.
Quello che mi preoccupata è che non sono affatto preoccupata, anzi sono quasi allegra. Sarà il cioccolato o sarà questo posto, che mi piace sempre più?
Meglio non indagare e guardare la pioggia sul vetro, pensare che fuori c'è un vento pazzesco perciò mi è andata bene essere rientrata presto, altrimenti stasera avrei avuto un mal di testa 'da tornado'. (Qui nessuno ne soffre, sono l'unico esemplare, parrebbe, a cui il vento si pianta in fronte, mah)
Mentre la terra si rigenera, dopo mesi di secca, approfitterò per lavorare a modo, cucinare qualcosa di stratosfericamente buono, guardare quei film che ho in sospeso da mesi e fare due foto (cosa che merita un capitolo a parte, vista la mia totale incapacità).
Se mi conosco, domenica sera non avrò fatto nulla di ciò e sarò scioccata perchè il lunedì mi è arrivato alle spalle e mi ha colto di sorpresa.

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